Il parco del Pincio di Ancona viene realizzato tra il 1962 e il 1965 su progetto degli architetti Paola Salmoni e e Gilberto Orioli; nasce come parco monumento con la precisa idea che un luogo in genere dedicato alla ricreazione e allo svago, sia il modo migliore per ricordare che i momenti sereni odierni si possono trascorrere grazie anche al sacrificio di coloro che hanno combattuto per portarci alla situazione attuale di Pace. Il luogo scelto è uno dei versanti della valle del Pennocchiara, (oggi asse viale della Vittoria, Corso Garibaldi) in adiacenza al bastione Napoleonico del gruppo fortificato oggi chiamato “Lunetta”.
Il parco si sviluppa quindi su un terreno a forte pendenza e il suo ingresso principale è nella parte bassa da cui incomincia il percorso per raggiungere la sommità del versante: si tratta di una scalinata, data la forte pendenza, racchiusa da monoliti in cemento a cui sono attaccate sedici lastre di ferro dove è riportato il racconto della resistenza. Il percorso è una presa di coscienza del sacrificio fatto dai partigiani, e si intraprende scorgendo a mala pena il resto del parco attraverso gli spazi tra i monoliti come incerto era il futuro do coloro che combattevano. La fine del percorso è la sommità della collina dove è collocata la scultura in bronzo di Pericle Fazzini che si libera quasi in cielo; da questo luogo girandosi indietro ci si affaccia sul vasto belvedere da cui contemplare la città fino al porto.
Per questo luogo ho realizzato anche una foto sferica navigabile a 360°